Un viaggio in Salento alla scoperta di un territorio per me del tutto inedito. La Puglia l’ho sempre vissuta attraverso i racconti, quelli di Daniela e Letizia di Spizzica in Salento conosciute tempo fa e di altri amici che ci passarono le vacanze. Mai avrei pensato di conoscerla in un fuori stagione così lontano dal turismo.
Appena messo piede fuori dall’aereo subito percepisco un leggero profumo di verde, di piante, di terra. Questa è una sensazione che mai mi lascerà durante il mio viaggio tra i territori del Gal Serre Salentine. La Puglia è una regione fortemente caratterizzata dagli ulivi, molto più di quanto mi potessi immaginare.
Distese immense di alberi secolari e millenari ricchi di storia e tradizione che ogni anno producono un’olio rinomato per la sua alta qualità. Punti cardine del nostro Tour tra paesini, borghi e aziende sono proprio i frantoi e gli uliveti. Immergere le mani in dei catini stracolmi di olive appena raccolte e passeggiare nei filari a stretto contatto con quegli alberi così straordinari è stata un’esperienza rigenerante. Abbiamo avuto anche occasione di toccare e abbracciare degli ulivi millenari, così artistici nel loro contorcersi tra se stessi, con mille nervature e striature che si diramano verso l’esterno per poi terminare in mille rami che vanno in ogni direzione. Ci siamo seduti ai loro piedi e ci siamo riposati sotto la loro ombra per ripararci dal sole torrido del Sud.
Assieme all’olio nelle nostre giornate è stato il vino ad accoglierci in cantine, agriturismi e piazzali caratteristici. Un signore a Parabita ci dà il benvenuto al museo del vino e ci spiega la storia di quel luogo. Subito la sua voglia di comunicare ci travolge, insieme alle sue conoscenze e i suoi modi cavallereschi. Ci parla dell’antichità dei prodotti del Salento, della loro importanza nella storia e dei lunghi viaggi che hanno affrontato nel tempo, facendosi conoscere da svariati popoli.
Il vino ci accoglie anche a Felline, in un borgo deserto sotto il sole di mezzogiorno dove troviamo una tavola imbandita tra calici, bicchieri e pane e pomodoro. Un cantante suona per noi musica tipica salentina e in un attimo ci troviamo immersi nello spirito di questi luoghi tra chi balla la pizzica e chi sorseggia un buon vino tra chiacchiere e risate.
Il nostro tour non ha tralasciato nemmeno le arti manuali con la visita dei cartapestai a Casarano e i ferrai a Taviano. In questo paesino troviamo anche un’anziana che dalla finestra della sua casa ci racconta quel che ha vissuto da bambina, quando quell’abitazione era abitata dagli spagnoli.
Per concludere l’esperienza non potevamo farci mancare il giro in barca con gli Yacht di “Salento in barca” che ci ha mostrato una Gallipoli da un’altra prospettiva. Vista dall’acqua, tra fari e isolette, il centro storico e le case hanno un fascino unico. Il vento tra i capelli e il rumore delle onde hanno fatto da sfondo a quest’ultima giornata in Salento. Come si dice:” Abbiamo chiuso in bellezza” questi quattro giorni in Puglia, andando via con tante sensazioni e tante conoscenze legate a questi luoghi.
Oltre alle escursioni mattutine, la sera abbiamo assistito dei convegni riguardanti lo Sviluppo del territorio attraverso testimonianze di chi, con il proprio impegno, le proprie idee e il proprio spirito imprenditoriale sta contribuendo a creare un’alternativa lavorativa a chi vuole vivere in Puglia e non vuole per forza emigrare. Tanti ragazzi hanno fatto un’esperienza all’estero e poi sono tornati nella propria terra d’origine con delle idee innovative per partire dalla terra, riscoprirla e reinventarla per dare un futuro a loro e ad altri ragazzi nella stessa situazione. Si è parlato di “aridocoltura”, di fattorie didattiche, di spazi bonificati e di vecchie aziende modernizzate, ma non solo. Si è parlato di biologico, biodinamico, di nuovi stili di vita salutisti e di cibo della salute. Ho conosciuto Lorenza e alcune autrici di Cucina mancina , ragazze fantastiche che portano avanti un progetto sulle intolleranze alimentari e gli stili di vita alternativi ( è anche possibile che presto ci sia una collaborazione). Tante persone attive nella società che mi hanno mostrato come un territorio possa riuscire a risollevarsi da un periodo difficile e come stringendo i pugni e armandosi di coraggio si può costruire qualcosa di bello e prolifico anche in periodo di crisi. Idee prese dal passato, idee nuove, idee utili per il futuro. La Puglia, e il particolare il Gal Serre salentine, si è mostrata ai miei occhi un luogo di riscoperta, di rinascita e di voglia di fare in cui non ci si arrende ma si cerca di costruire.
Meraviglioso. Fantastico il racconto e fantastiche le foto. Il tuo punto di vista sul Salento mi consente di vedere con occhi nuovi e freschi la mia terra.
Grazie mille Eleonora. Sono felice che il mio racconto che ti sia piaciuto. E’ stato un piacere conoscere te e tua sorella. Un abbraccio, a presto